Giovani in agricoltura.
Buon pranzo con i doni che sora nostra madre terra con generosità ci offre.

martedì 28 gennaio 2014

EXPO MILANO 2015 PADIGLIONE ITALIA





Dopo il logo di Expo 2015, arriva anche quello del Padiglione Italia. Un simbolo fresco che ricorda un germoglio, ovviamente tricolore, che richiama i valori di aggregazione nazionale, lo stare insieme di una serie di centri, ognuno portatore di un’identità unica e peculiare. E che incarna alla perfezione il concept del Padiglione, “Vivaio Italia”.
«C’è in questo logo l’idea che il futuro si debba costruire con il contributo di tutti, che ognuno debba offrire il meglio di sé nell’interesse comune», ha sottolineato Diana Bracco, Commissario Generale di sezione per il Padiglione Italia Expo 2015, nel corso della presentazione a Roma presso la sede della Stampa Estera. «L’idea creativa del logo nasce dal concept ispiratore del Padiglione Italia, il vivaio, metafora di uno spazio protetto che aiuta i progetti e i talenti a germogliare», ha aggiunto Marco Balich, Consulente Artistico del Padiglione Italia Expo 2015.
Elemento chiave della nuova idea di Expo che Milano propone di inaugurare è la compartecipazione dei visitatori nella costruzione dei contenuti espositivi. Il tema della nutrizione, dell’accesso alle risorse alimentari, della sostenibilità delle pratiche agricole e zootecniche richiedono l’attivazione di tutti per incidere realmente sul futuro del nostro Pianeta attraverso scelte responsabili e consapevoli.

Se per le Esposizioni conosciute finora il verbo che definiva il rapporto tra i visitatori e la loro partecipazione alla manifestazione è stato ‘vedere’ (‘vedere’ l’Expo; ‘vedere’ il Padiglione Italia, etc.), l’Expo di Milano propone il verbo ‘fare’ per ridefinire le conseguenze di questo rapporto: ‘fare l’Expo’! Il punto nodale intorno a cui l’Organizzatore e i diversi Partecipanti (i Paesi, le Organizzazioni Internazionali, la Società Civile, etc.) dovrebbero interrogarsi non è soltanto ciò che esse possono ‘mostrare’ al pubblico internazionale. Sebbene infatti in ogni ambito dell’agire umano si possa identificare una qualche forma di partecipazione individuale alle conseguenze di una scelta, condivisa da ciascun membro della collettività, si può ritenere che quello del cibo, in ragione del suo essere Tema vitale e quotidiano dell’intera popolazione umana, sia il terreno ove ciascuno di noi, e in ogni contesto, abbia una qualche forma di ‘share’ nelle responsabilità e nelle conseguenze globali delle proprie scelte. Più che in altri ambiti della vita dell’individuo, esso può essere determinante nelle scelte da adottare per produrre, condividere, trasformare e consumare il cibo e, in senso lato, le risorse naturali. In altre parole si tratta di un cambiamento radicale, nel quale l’educazione assume  ruolo predominante se non nei mezzi almeno nei fini che l’Expo si deve proporre quale grande progetto planetario il cui obiettivo è lasciare in eredità una legacy immateriale.
Si legge nella Guida del Tema.
Dunque, l’Expo di Milano e, in particolare, il Padiglione Italia chiedono al nostro GAB di … Exporsi, di adoperarsi affinché la Campania ritorni ad essere “felix” e da “expo”, non solo e semplicemente per la durata dell’evento.
Il GAB, nel dare atto di quanto la Regione Campania va deliberando per il Padiglione Italia, sarà protagonista nell’organizzazione di un comitato per Expo 2015, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” .

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