Non si butta via niente, si ecocucina
Foglie esterne di
carciofo, gambi di asparagi, bucce, torsoli, baccelli. Tutto quello che siamo
soliti buttare in spazzatura è possibile tramutarlo in gustose ricette. Lisa
Casali ha fatto di un’idea nata per caso uno stile di vita.
Non è una nuova moda
passeggera e forse non è (ancora) un neologismo, l’ecocucina potrebbe definirsi
un vero e proprio stile di vita. Soprattutto se qualcuno ha deciso di dedicare
le proprie energie nell’ideare e studiare tecniche per creare ricette
realizzate con tutto quello che siamo soliti gettare nella spazzatura.
Lisa Casali, che sul
sito di ecocucina si fa chiamare Lisca, scrive che la cucina e l’ambiente sono
il suo pane quotidiano. Cibo e fornelli la sua passione. Tutto legato a doppio
nodo l’ambiente: prima il tema dei suoi studi poi del suo lavoro.
Ecocucina è nato un
po’ per caso.
Dopo anni e anni di
sperimentazioni, è nato in Lisa, stanca di acquistare passivamente, il
desiderio di saperne di più sui prodotti che metteva nelle buste della
spesa. Voleva eliminare gli imballaggi inutili, ma soprattutto si
domandava quanto e perché fosse necessario buttare via così tanto?
Tutte quelle
parti che i libri di cucina dicono di scartare sono davvero da buttare via o
sono solo più difficili da preparare?
Sperimentando, girando
e confrontandosi con esperti di nutrizione, chef e amici Lisa ha scoperto che
non solo queste parti sono commestibili, ma che in molti casi non hanno nulla
da invidiare alle parti “nobili”. Da qui l’idea di Ecocucina.
Scarti, soprattuto
vegetali, come foglie esterne di carciofo, gambi di asparagi, bucce, torsoli,
baccelli e ogni cosa che, quotidianamente, finisce nella spazzatura. Un pizzico
di creatività, oltre ai più usuali, buoni ingredienti: basta questo per preparare
ottime pietanze.
dal sito EART DAY Italia.
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