I
LEGUMI
ALMENO
UNA VOLTA A SETTIMANA
In
questo articolo ripropongo alcune notizie date durante un incontro natalizio dal tema “ I legumi”.
Con
il nome di legumi ci riferiamo ai semi commestibili delle piante della famiglia
delle Leguminose; appartengono a questa classe alimenti comuni quali
lenticchie, ceci, fagioli, piselli, fave ma anche alimenti meno utilizzati come
soia e lupini.
I
legumi sono tra i vegetali più ricchi di proteine con alto valore biologico,
perché formate dalla maggior parte degli amminoacidi essenziali. Per spiegare
cosa sono questi ultimi ricorrerò ad un esempio: come la casa è costituita da
tanti mattoni così le proteine, componenti essenziali della nostra
alimentazione, sono formate da amminoacidi legati fra di loro. In natura son
presenti 20 amminoacidi e, di questi, solo 11 possono essere sintetizzati dal
nostro organismo, Gli altri 9 possono essere introdotti con la dieta e, per
questo, si dicono essenziali.
I
legumi sono ricchi di 8 amminoacidi essenziali, sono mancanti solo della metionina
che, però, è presente all’interno della pasta. E’ per questa ragione che un
piatto di pasta e legumi è un ottimo alimento, che può essere utilizzato anche
da solo, come pasto unico.
Altri
nutrienti importanti che ritroviamo nei legumi sono le vitamine del gruppo B
(B1, B2 e niacina), A e C; i sali minerali ferro, calcio e potassio presenti in concentrazioni più alte rispetto tutti gli altri vegetali. In più abbiamo una buona quota di fibra,
sia solubile che insolubile.
Oltre
a questi nutrienti positivi nei legumi vi sono sostanze antinutrizionali quali
fitati ed acido fitico che riducono l’assorbimento dei minerali. Tali sostanze,
però, vengono degradate dal calore; per questo motivo è importante non
consumare i legumi crudi ma cotti.
Un
problema che limita alcune persone nel consumo di legumi è la loro scarsa
tollerabilità, con insorgenza di flatulenza (formazione di gas). Ciò è da
attribuire alla presenza di alcuni zuccheri quali raffinosio, stachiosio e
verbascosio i quali non vengono digeriti nell’intestino data l’assenza di
enzimi che ne regolano la digestione. Giungono, così, indigeriti a livello del
colon dove vengono fermentati dalla microflora intestinale con produzione di
gas. Un piccolo rimedio per questo fenomeno è quello di mettere a bagno i
legumi per 12 – 24 ore, prima della cottura, che potrebbe essere effettuata in
pentola a pressione. Si potrebbero, inoltre, passare i legumi nel passaverdure,
in modo da bloccare la buccia e limitare la presenza di questi zuccheri. Da
sottolineare, però, che l’effetto non scomparirà del tutto.
Oltre ad assicurare un
buon apporto di amminoacidi essenziali i legumi sono alimenti positivi perché
aiutano a ridurre il colesterolo. Le fibre e i sali presenti in essi liberano il sangue dal surplus di grassi.
Ottimi anche contro la stipsi, grazie alla cellulosa in essi contenuta,
favoriscono l’espulsione delle scorie tramite le feci.
Dati i numerosi effetti
positivi è importante ricordare ancora di utilizzare i legumi, almeno una volta
a settimana, insieme alla pasta, anche come piatto unico.
Dott.ssa Elisabetta Notari
Specialista in Scienza degli Alimenti e
Nutrizione
Nessun commento:
Posta un commento